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Armi Magazine - luglio 2002







 

rassegna stampa

Armi Magazine - luglio 2002

MARCO RIGIDO da Magnonevolo ha colpito ancora. Per la verità eravamo abbastanza abituati a vederlo costruire armi inconsuete. Anche a voler ignorare la pistola monocolpo in cal.600 esposta qualche anno fà all EXA, abbiamo visto un revolver in cal. 728, le pistole FAR, alcuni modelli di COLT 911 a canna fissa e freno di bossolo e svariate altre creazioni accomunate da due caratteristiche: l'essere insolite e appartenere a domini inesplorati. Non che Marco voglia essere un costruttore di prototipi. Oltre tutto, se tutte le volte che uno fa un arma la deve catalogare ex novo "non gli passa più" come si diceva ai tempi della naja. Semplicemente, se gli propongono una cosa strana, gli finisce difficile resistere alla tentazione.
Le sue armi sono strettamente funzionali, poiche essendo realizate ex novo, senza l'utilizzo di componenti commerciali la scelta è dobbligo per contenere i prezzi (in questo caso davvero basso. Per chi desidera finiture di lusso è solo una questione di prezzo. In questo caso lo stimolo alla costruzione è venuto da un cacciatore profesionista, MAURO DAOLIO che caccia in Sud Africa e in Tanzania. Daolio voleva un fucile a canne sovrapposte di grosso calibro -in questo caso è stato scelti il 577 Nitro Express- costruito con lo scopo principale di doppiare il colpo subito dopo il tiro del cliente. Il 577. Nitro Express è stato lo strumento profesionale dei cacciatori d'avorio. Calibro davvero eccessivo per lo sportivo occasionale,solitamente camerato in fucili troppo pesanti da portare per il Profesional hunter, è quelche ci vuolo a che fare con igrandi elefanti, o con i clienti che tirano male. Altrimenti il 577 -3N.E. è un ideale fucile di riserva da far portare a qualcun altro mentre per tutta la giornata di caccia si gira con un 450 ben più maneggevole.Cosa che potrebbebenissimo rapresentare il pensiero del cliente. Il rinculo è unitivo, anche se c'è chi afferma di tirarlo in scioltezza. Basta non credergli e si fa bene. Ci sono state due versioni di questa cartuccia: una con bossolo da 3" e l'altra con bossolo da 2. 3/4. La prima spara una palla da 750 grani a 2050 fps con l'ausilio di una caricaall'origine di 100 grani di cordite, e l'altra non aveva semplicemente ragione di esistere, anche se potendo essere usata in fucili più leggere conobbe qualchepopolarità in India.
La cosa clamorosa è che la richiesta è stata per u n expess sovrapposto. E' vero che il tradizionale fucile express dei momenti d'oro è sempre stato giustapposto. La soluzione adottata si basa su una meccanica del tipo Merkel, realizata a partire da un fucinato ad alta resistenza di ben più robusta come costituzione rispetto a un 12. Ciò sia per i costi del sistema Boss sia perche l'assenza di un perno centrale del Boss non ha mai provocato problemi su un 12, ma non è nemmemo mai stata collaudata su un calibro di questa potenza: Bisogna considerare che in se il sovrapposto cal.577 N.E. è una novità assoluta. Il precedente di calibro più grosso -record letteralmente stracciato in questa occasione- era un Franz Sodia in 500 Nitro Express anche esso su meccanica Merkel.
L'assemblaggio delle canne è oviamente mono bloc, con buona pace dei quegli estimatori di fucili finissimi che poi sul campo si porteranno una carabina industriale, economica e trettamente di serie. Il demibloc integrale, o anche solo l'assemblaggio a tenoni riportati, sarebbe stato del tutto incompatibile con lo spirito dell'arma, oltre che oviamente, con i costi. Gli estrattori sono a grande corsa e i tenoni hanno uno sviluppo considerevole e sono aggiustati a rifiuto d'olio. Come si diceva anche se l'aspetto del fucile è rustico le finiture, dove servono , ci sono. Il fucile richiesto a RIGIDO doveva essere leggero per quanto cio possa sembrare strano, o addirittura, inconsulto, bisogna considerare il punto di vista di un Profesional Hunter. Con quel fucile si spara una ventina di volte l'anno ma lo si deve portare ogni giorno per molte ore. Con l'arma leggera la "botta" è vigorosa, in grado di spettinare l'ispettore Kojak, ma se c'è di mezzo la pelle propria o del cliente, la si sopporta imprecando maledettamente. Dopo un po lo si fa con disinvolturas. Imprecare oviamente, non sopportare la botta a cuor leggero. Comunque in parte ci si è posto rimedio, con due attenuatori di rinculo alloggiati nel calcio. Uno a granili di tungsteno, l'atro è stato costruito dal Rigido e provando a picchiarselo sulla mano funziona: Alla estremita anteriore è stata saldata un aletta che serve di appoggio all'alto attenuatore, e serve anche a ripartire la pressione sul legno. Gli attenuatori sono basati sull'inerzia, al momento del rinculo la massa mobile dell'attenuatore, in questo caso o la graniglia di tungsteno o i blocchetti suati da Rigido, è spinta in avanti: scaricando questa spinta sul calcio, in direzione della volata, si compensa parzialmente , e qundi si attenua, la vigorosa botta: Potra sembrare un evenienza improbabile, ma bisogna pensare che l'automatico Benelli utilizza proprio questo principio. E funziona. Per dare un'idea del rinculo prima che fossero applicati gli ammortizatori, basterà guardare dietro il ponticello dei grilletti. Un tampone di gomma morbida evita che ci si possa ferire il medio della mano destra al momento dello sparo. Su quest'arma il grilletto anteriore snodato non è solo una raffinatezza costruttiva, ma una necessità.
Le canne dovevano essere corte, la tacca di mira fissa e molto aperta per una velocissima acquisizione. E questo fa giustizia delle teorie di chi cerca, in un fucile in calibro tradizionale africano, una precisione da Bench Rest, che richiede mire ben diverse- ottiche ad elevato ingrandimento- ma sopratutto impone di perdere tempo nella collimazione accurata.Perderlo, non impiegarlo, perche se un animale pericoloso è stato colpito male e sta caicando deve essere fermato con sicurezza. Sopratutto deve essere fermato subito, a pensarci bene ancora un pò prima. Se poi il colpo per via delle mire molto aperte e dell'unica tacca tarata a 50 metri, finisce un paio di centimetri più in là beh in fin dei conti è un bersaglio abbastanza grosso. Anche essendo proprio dei cattivi tiratori, è sufficente riuscire a mantenere la calma: Cosa non facile, ma necessaria: Dopo di che oviamente è sempre possibile mancare l'elefante, ma ce ne vuole. A distanze inferiori ai 50 metri bisogna proprio impegnarsi. Che altro dire dell'arma? solo che a richiesta, puo essere ottenuta in versione con batterie Holland & Holland, con legni pregiati e finiture particolari. In questo genere di armi costruite solo su ordinazione tutto è demandato agli accordi tra cliente e costruttore. Ma finiture di pregio o legni straordinari sono una scelta che , a parere di chi scrive, snaturerebbe un fucile nato con finalità strettamente funzionali e che trae gran parte del suo fascino proprio dalla rusticità. In fin dei conti, questo tipo di arma non sara conservato in vetrina per essere orgogliosamente mostrato agli amici, ma sarà trasportato sul fuori strada e un spalla in Africa. Cioè in un ambiente e con un clima che sembrano fatti apposta per distruggere rapidamente e con rara efficenza una finitura di lusso.

 


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